Israele, l’occupazione di Gaza e la ricerca della verità
Di Paolo G. Parovel e Silvia Verdoljak.
Trieste, 19 ottobre 2023. – Dopo il feroce attacco terroristico del 7 ottobre contro la popolazione civile inerme (ebraica, islamica e cristiana) di Israele con il sequestro di ostaggi di 41 nazionalità, i criminali che agiscono sotto il nome di Hamas usano la popolazione palestinese (islamica, cristiana ed ebraica) come scudo umano e sfruttano le sue sofferenze per alimentare nel mondo il razzismo antiebraico.
A questo scopo i terroristi di Hamas hanno persino bloccato i corridoi umanitari aperti da Israele per l’allontanamento della popolazione civile palestinese dalla zona di guerra, e dopo aver fatto esplodere l’ospedale cristiano battista Al-Ahli di Gaza hanno accusato Israele del massacro di malati, personale medico, paramedico e visitatori.
“Hamas” è l’acronimo di “Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya”, Movimento islamico di Resistenza, ma il terrorismo contro i civili inermi è un abominio che non ha nulla a che fare né con l’Islàm, né con il concetto di Resistenza, né con l’onore militare. E il razzismo antiebraico è disonorevole quanto il razzismo anti-islamico ed ogni altro.
La maggioranza dei politici, degli opinionisti e dei mass media europei non dimostra purtroppo l’obiettività, l’energìa ed il coraggio che sono necessari per ripristinare su questa materia l’ordine etico e pratico della ragione e della ricerca della verità.
Il risultato è un caos crescente delle idee e delle coscienze amplificato da internet e sempre più pericoloso, che può essere superato soltanto ascoltando e diffondendo le voci della ragione, della coscienza e dell’informazione corretta.
A questo scopo il 10 ottobre noi vi abbiamo già offerto alle vostre riflessioni la nostra analisi “Israele: gli attacchi terroristi contro gli Accordi di Abramo” (LINK).
Ora vi offriamo la traduzione in italiano e l’originale in inglese del comunicato congiunto emesso il 17 ottobre dall’Ambasciatore Deborah Lipstadt, Inviato Speciale degli USA per Monitorare e Combattere l’Antisemitismo, e dall’Inviato Speciale di Israele per Combattere l’Antisemitismo, Michal Cotler-Wunsh.
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COMUNICATO CONGIUNTO
AMBASCIATORE DEBORAH LIPSTADT, INVIATO SPECIALE PER MONITORARE E COMBATTERE l’ANTISEMITISMO
UFFICIO DELL’INVIATO SPECIALE PER MONITORARE E COMBATTERE l’ANTISEMITISMO
INVIATO SPECIALE ISRAELIANO PER COMBATTERE L’ANTISEMITISMO MICHAL COTLER-WUNSH
17 OTTOBRE 2023
Oggi, noi – l’Inviato Speciale degli Stati Uniti per Monitorare e Combattere l’Antisemitismo, Ambasciatore Deborah Lipstadt e l’Inviato Speciale di Isrele per Combattere l’Antisemitismo, Michal Cotler-Wunsh – condanniamo gli atroci attentati terroristici di Hamas avvenuti il 7 ottobre 2023 e nei giorni seguenti.
Mentre i dettagli degli attacchi terroristici di Hamas diventano sempre più evidenti, il nostro sgomento per la loro barbarie non fa che aumentare. I brutali massacri, stupri, saccheggi e rapimenti condotti da Hamas non hanno giustificazione o legittimazione e devono essere universalmente condannati. Non esiste giustificazione per il terrorismo.
Chiediamo l’immediata ed incondizionata liberazione di tutti coloro che sono stati rapiti, tra i quali vi sono donne, bambini ed anziani. In nessuna circostanza un’umanità civilizzata può accettare crimini inumani come quelli commessi da Hamas.
I nostri governi sono fermamente convinti che Israele possa e debba intraprendere ogni e ciascuna azione per la difesa del suo Stato e la protezione della sua popolazione dai terroristi di Hamas, nel rispetto dello stato di diritto e della legge di guerra.
I civili di Gaza non devono essere accusati dell’orrendo terrorismo di Hamas, che ha poco riguardo per le vite dei palestinesi – usando le persone come scudi umani.
Condanniamo le crudeli azioni intraprese da Hamas per impedire l’evacuazione dei civili di Gaza, e prendiamo atto dell’evacuazione di oltre 500.000 civili israeliani che sono ora sfollati dalle proprie case.
Noi piangiamo la perdita di ogni vita civile — israeliani, palestinesi, ebrei, cristiani, mussulmani, compresi i civili di ogni fede e nazionalità che sono stati uccisi.
Dall’attacco terroristico di Hamas contro Israele, abbiamo assistito ad un aumento di casi di antisemitismo nel mondo, anche nel contesto di manifestazioni contro Israele.
Denunciamo gli slogan ed i simboli antisemiti nelle recenti proteste globali, inclusi slogan come “gassate gli ebrei” e “uccidere gli ebrei”, nonché l’esposizione di simboli nazisti.
Condanniamo coloro che hanno marciato nelle strade di città come Londra, Parigi e New York celebrando gli omicidi di massa compiuti da Hamas e la cattura di ostaggi civili.
Godere dell’assassinio e dello stupro di civili, gridando “Dal fiume al mare” ed invocando la distruzione di Israele non promuove la sicurezza, la prosperità, la libertà, la democrazia, oppure la dignità del popolo palestinese.
Tale odio rende soltanto più difficile raggiungere la pace. Insieme, ribadiamo che non c’è posto per l’odio, sia esso contro gli ebrei, contro i musulmani, o contro chiunque ed in qualsiasi luogo.
Combattere efficacemente l’odio richiede persone di coscienza per costruire unioni attraverso le fedi e le comunità.
Ieri abbiamo incontrato rappresentanti delle comunità ebraiche degli Stati Uniti per sentire da loro in che modo noi ed i nostri partner nella comunità internazionale possiamo lavorare insieme per identificare e combattere l’antisemitismo in tutte le sue forme.
L’ideologia antisemita è al centro dei principi guida di Hamas, i cui massacri del 7 ottobre sono la più grave uccisione di massa di ebrei dai tempi dell’Olocausto.