Trieste: notificata a COSTIM l’illegittimità del progetto “porto vecchio”.
Trieste, 9 ottobre 2024. – Come noto attraverso le nostre inchieste, a Trieste è in corso una frode pubblica colossale per privatizzare uno dei due grandi punti franchi permanenti del Porto Franco internazionale di Trieste, il Porto Franco Nord, con violazioni senza precedenti delle leggi e degli obblighi internazionali che regolano la materia.
La frode consiste infatti nel disattivare il Porto Franco Nord per simulare che sia un “porto vecchio” divenuto inservibile e per vendere le sue infrastrutture di terra a privati, che potranno così ottenere la concessione delle adiacenti infrastrutture marittime di porto franco internazionale.
Si tratta perciò di un caso di corruzione pubblica rilevante che crea pericoli strategici evidenti, in particolare per quanto riguarda le operazioni di espansione economica aggressiva delle imprese di Stato della Repubblica Popolare Cinese verso i Paesi dell’Europa centro-orientale.
Le azioni legali necessarie per fermare queste operazioni sono guidate dall’Agenzia I.P.R. F.T.T. – International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste (LINK), mentre gli organizzatori della frode tentano di imporre sulla legge il fatto compiuto occupando materialmente le aree portuali con opere illegittime.
La stretegìa di occupazione illegittima delle aree portuali è guidata dall’Amministrazione comunale del sindaco Roberto Dipiazza, e si fonda sulla simulazione che il Comune abbia ottenuto la proprietà piena ed incondizionata delle aree. Questa simulazione viene usata per coinvolgere nelle opere illegittime un numero crescente di terzi di buona fede (professionisti, imprese, finanziatori, vari enti pubblici).
Per l’analisi aggiornata degli sviluppi della frode si veda l’inchiesta che abbiamo pubblicato in italiano il 5 ottobre sotto il titolo Trieste: dossier d’indagine sulle richieste di fondi europei del Comune per la frode del “porto vecchio” (LINK).
Il 12 settembre 2024 l’Amministrazione comunale ha annunciato l’intenzione di occupare l’intera area del cosiddetto “porto vecchio” con un’operazione di project financing da stipulare con un partner unico, il Gruppo COSTIM. Anche questo progetto è illegale e si fonda sulla simulazione che il Comune abbia la proprietà piena ed incondizionata di quelle aree portuali.
Il giorno 8 ottobre la I.P.R. F.T.T. ha provveduto perciò a notificare via p.e.c. in italiano ed inglese ai responsabili legali el Gruppo COSTIM e delle imprese consociate Elmet s.r.l. e gruppo Immobiliare Percassi s.p.a. un atto di richiamo alla legge con il quale li ha informati ufficialmente della frode e dei motivi per i quali l’accordo annunciato dal Comune sarebbe illecito e privo come tale di effetti giuridici.
Poiché il documento che la I.P.R. F.T.T. ha notificato alle tre imprese è di rilevante interesse pubblico e di interesse internazionale, lo pubblichiamo qui sia in italiano (LINK) che in inglese (LINK).
(F.W.)