Trieste, 22 dicembre 2021 – Il celebre neurofarmacologo di origini triestine prof. Giancarlo Pepeu è scomparso all’età di 91 anni a Firenze, dove risiedeva ed ha operato ed insegnato per decenni. Pioniere ed esponente di fama mondiale della neurofarmacologia, gli si devono anche importanti studi sulle cause e terapie del morbo di Alzheimer.
Era nato nel 1930 a Milano, primogenito di Francesco Pepeu, medico triestino e direttore dell’Istituto sieroterapico milanese. Aveva assolto gli studi classici al Liceo Petrarca di Trieste, e nel 1954 si era laureato con lode in medicina a Firenze.
Nel 1958 aveva ottenuto una borsa di studio come postdoctoral fellow alla Yale University, dove si era interessato in particolare allo sviluppo della nascente neurofarmacologia, e contribuendovi significatemene con nuove ricerche e con la capacità di coinvolgervi ed appassionarvi i suoi studenti. A Trieste si era sposato nel 1964 con la farmacologa Ileana Marconcini.
Dopo aver insegnato nelle Università di Sassari, Pisa e Cagliari aveva ottenuto la cattedra di Farmacologia all’Università di Firenze, dove ha insegnato dal 1974 al 2005, ha diretto il Dipartimento di Farmacologia e ricoperto il ruolo di Prorettore alla ricerca scientifica e ai rapporti internazionali.
Era membro sin dagli anni ’50 della Società Italiana di Farmacologia, dove ha ricoperto anche gli incarichi direttivi di Consigliere (1977 – 1980) e Presidente (1995 – 1999). La British Pharmacological Society lo annovera tra i suoi membri onorari (Honorary Fellow).
A Trieste il prof. Pepeu ha presieduto dal 1999 al 2005 il Nucleo di Valutazione – Evaluation Unit della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – International School for Advanced Studies (SISSA – ISAS).
Il suo impegno accademico è stato premiato anche da numerosi riconoscimenti internazionali, come il Lifetime Achievement Award della Alzheimer’s Association, la Copernicus Medal della Polish Academy of Sciences e il titolo di Honorary Doctor of Science dell’Università dell’Arizona.
Coautore di sei libri e di oltre 300 articoli specialistici pubblicati tra il 1955 ed il 2018, in una lunga vita densa di impegni internazionali il prof. Pepeu ha sempre mantenuto i suoi legami famigliari ed affettivi con Trieste. Ha anche pubblicato un saggio storico sulla figura e l’opera del suo avo Emerico Pepeu (1822 – 1897), primario chirurgo dell’allora Ospedale Civico (oggi Ospedale Maggiore) di Trieste, e negli anni ha donato alla città un prezioso fondo fotografico e quadri di pregio.
Silvia (Verdoglia) Verdoljak