Trieste, 21 marzo 2022 – La Corte di Cassazione italiana ha depositato la sentenza, attesa dall’8 febbraio, nella prima delle tre cause di accertamento azionate dalla International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste – I.P.R. F.T.T. nei confronti del Governo italiano per violazioni del regime fiscale di Trieste e del suo Porto Franco internazionale.
La sentenza omette completamente di esaminare le leggi e le prove sulle quali si fonda la causa, dichiara invece difetto di giurisdizione del giudice nazionale italiano ad intervenire su comportamenti di organi dello Stato, e menziona surrettiziamente le note tesi politiche nazionaliste sulla presunta inesistenza giuridica del Free Territory of Trieste, benché infondate. Si tratta perciò di una sentenza assolutamente anomala sotto più profili, ad iniziare dal fatto inatteso che subordinerebbe il diritto alla politica, violando così le prerogative costituzionali di indipendenza, terzietà e funzione del giudice.
Non è inoltre una sentenza definitiva, e non chiude affatto la questione, perché verrà immediatamente impugnata per revocazione. Non può quindi pregiudicare le altre cause aperte sulla materia, in particolare per quanto riguarda il Porto Franco internazionale, e se venisse riconfermata rafforzerebbe, come previsto, i ricorsi attivabili sin d’ora per aprire il contenzioso davanti alle corti comunitarie ed internazionali competenti.
Le notizie e dichiarazioni secondo le quali questa sentenza della Cassazione italiana chiuderebbe la questione di Trieste sono perciò soltanto disinformazioni e propagande politiche falsarie, come ci riserviamo di dimostrare pubblicando appena possibile un’analisi chiara ed accurata della sentenza abnorme e dei motivi di impugnazione e di ricorso alle sedi comunitarie ed internazionali sovraordinate.
F.W.