ROMA, 8 febbraio 2022 (NMAgentur) – Oggi, 8 febbraio 2022, la Suprema Corte di Cassazione italiana ha discusso a Sezioni Unite il ricorso n. 3337/2021 della International Provisional Representative of the Free Territory of Trieste – I.P.R. F.T.T., riguardante il regime giuridico e fiscale che il Governo italiano deve applicare all’amministrazione di Trieste e del suo Porto Franco internazionale. La Corte si è riservata il tempo necessario per la decisione.
La questione di Trieste ha rilevanza giuridica e strategica internazionale perché riguarda contemporaneamente il rispetto dei Trattati, i diritti di Trieste ed i diritti di tutti gli altri Stati e delle loro imprese sul suo Porto Franco internazionale.
Il ricorso in Cassazione della I.P.R. F.T.T. impugna una sentenza con cui la Corte d’Appello di Trieste aveva rifiutato di accertare ed eseguire le leggi italiane vigenti in materia (LINK). Se la Corte di Cassazione italiana non accogliesse il ricorso, la I.P.R. F.T.T. aprirà il caso davanti alle Corti europee ed internazionali competenti.
Dopo due guerre mondiali, la guerra fredda e la dissoluzione della Jugoslavia, è infatti la prima volta che la questione strategica di Trieste e del suo Porto Franco viene sottratta alle propagande politiche per affrontarla e risolverla sul piano del diritto nell’interesse di Trieste stessa e della Comunità internazionale.
I Trattati di Pace della seconda guerra mondiale hanno costituito e riconosciuto Trieste quale Stato sovrano, il Free Territory of Trieste, che confina dal 1947 con l’Italia e dal 1992 con la Slovenia. Il suo regime provvisorio di governo è tuttora affidato ai Governi degli USA e del Regno Unito per conto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il Porto Franco internazionale di Trieste è costituito dal Trattato di Pace con l’Italia quale ente di Stato (State corporation) del Free Territory, ed il suo regime speciale consente il libero traffico delle merci tra il Mediterraneo, Suez, Gibilterra da un lato ed il Mare del Nord con la Rotta artica dall’altro, attraverso l’Europa centro-orientale.
Dal 1954 i due Governi amministratori primari statunitense e britannico hanno sub-affidato fiduciariamente i compiti di amministrazione civile dell’attuale Free Territory of Trieste alla responsabilità del Governo italiano e quelli di difesa militare alla NATO.
Il contenzioso è generato dal fatto che alcuni organi dell’amministrazione civile provvisoria italiana víolano il sub-mandato fiduciario per applicare al Free Territory of Trieste ed al suo Porto Franco internazionale il regime giuridico e fiscale dello Stato italiano e per favorire la penetrazione politica ed economica della Repubblica Popolare Cinese nell’Europa centro-orientale.
La I.P.R. F.T.T. è un’agenzia costituita per rappresentare e difendere in ogni sede istituzionale, diplomatica e giudiziaria gli interessi di persone fisiche e giuridiche di Trieste e degli altri Stati che sono titolari di diritti generali e speciali sul Porto Franco internazionale (LINK).
Le cause di accertamento che la I.P.R. F.T.T. ha azionato dal 2017 davanti alla magistratura italiana con riserva di ricorrere alle Corti europee ed internazionali sono tre, due delle quali in materia fiscale.
La terza causa riguarda lo status e la gestione del Porto Franco internazionale e l’illegittimità degli accordi con cui l’amministrazione provvisoria italiana favorisce la Cina comunista (LINK).